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L'insegnamento del prof. Angelo Tittarelli, come testimonia la presente pagina web, ha dato i suoi frutti. Per quanto riguarda la prosa abbiamo, freschi di stampa, i racconti di Giovanni. Per la poesia sono qui riportati alcuni componimenti di studenti della V C che, a distanza di anni, li hanno "tirati fuori dal cassetto" - come si suol dire - per offrirli ai lettori. Si spazia dalla poesia intimista di Marco a quella futurista di Lamberto, passando per quella crepuscolare di Claudio, senza dimenticare quella classica di Vincenzo. Buona lettura. |
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1) Giovanni ci propone i suoi "Racconti morali", Midgard Editrice 2016, ISBN 978-88-6672-103-1, 19€, [email protected] |
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"Racconti morali" |
Il libro è stato presentato il 13 novembre 2016 presso il Complesso Monumentale di San Pietro (Perugia) nell'ambito di UmbriaLibri 2016. In questa occasione Giovanni ha dato il meglio di se. Rispondendo alle domande sulla sua esperienza letteraria, ha incantato i presenti con le sue acute riflessioni. |
San Pietro |
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In particolare, parlando della morte, ha lasciato tutti senza fiato quando ha affermato: "la morte è un'esperienza che non ho vissuto in prima persona". Sublime! Jacques de La Palice ("se non fosse morto, sarebbe ancora in vita") e Catalano-Quelli della Notte ("meglio essere ricchi e felici, che poveri e infelici") sono serviti! foto della presentazione del libro |
UmbriaLibri 2016 |
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Per conoscere altri suoi racconti, si veda l'apposita sezione "I pensieri (pochi) e le parole (confuse) di Giovanni" |
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2) Marco ci propone la raccolta di poesie "Momenti". |
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3) Una notte, dopo un'intera giornata di studio per preparare l'esame di Documentazione Automatica (un'autentica "rarità" - lo studio -, dato che la maggior parte del tempo lo si passava giocando a carte, andando al cinema o a spasso per la città) Lamberto compone la poesia futurista "Correre tanto..." alla quale Claudio risponde con la crepuscolare "Guarda il relitto....". Il significato profondo di tali componimenti potrà essere pienamente compreso tenendo conto che trattasi di acrostici (dal greco áκρόστιχον). |
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Data l'importanza e la serietà dell'argomento poetico trattato, viene qui riportato il carteggio e-mail che ha preceduto la sua realizzazione: | ||||||||
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4) Il testo dell'illuminante sonetto "Nous n'avons pas la pipe", che con folgorante lucidità analizza i travagli di un'intera generazione e argutamente individua la causa prima del suo malessere, non è al momento pervenuto. Qui di seguito è comunque previsto lo spazio che ospiterà, non appena disponibile, questo eccellente componimento. |
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5) Anche la poesia "classica", nell'accezione più alta del termine, trova il suo spazio presso gli studenti della V C. Qui di seguito la struggente "Inter coscias" di Vincenzo, composta in quel latino personalizzato - altrimenti detto "maccheronico" - che tanto faceva rabbrividire il prof. Angelo Tittarelli. |
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